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RECENSIONE DI RESIDENT EVIL 2

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Ho bei ricordi di giocare all’originale Resident Evil 2 nel 1998 e pensare che i filmati CGI sembravano incredibilmente realistici (avevo così tanto da imparare!). Un altro grande ricordo è il remake del 2002 del primo Resident Evil su GameCube con le sue immagini splendidamente aggiornate, aree completamente nuove da esplorare e nuovi terrificanti nemici. Oggi, nel 2019, Capcom mi ha regalato una nuova esperienza che ricorderò per molto tempo: questo remake di Resident Evil 2 (Vedi su Amazon.it) è un’avventura molto divertente e molto raccapricciante grazie alla sua grafica completamente nuova e moderna, ai nuovi controlli, e a vari miglioramenti intelligenti dell’esperienza di gioco. Le storie dei due personaggi giocabili non sono così diverse come speravo, ma mi sono divertito nel mio ritorno a indossare le scarpe di Leon Kennedy e Claire Redfield.

Non avevo giocato all’originale Resident Evil 2 dalla sua uscita 20 anni fa e ricordavo poco: sapevo che si svolgeva in gran parte in una stazione di polizia, che furono introdotti i Lickers e che i ragni giganti nelle fogne erano un incubo. Se una quantità simile di tempo è passata anche per te, o se non l’hai mai giocato, potrebbe non essere chiaro l’enorme miglioramento di questo remake a meno che non lo vedi fianco a fianco all’originale. Questo perché invece del solito trattamento di rimasterizzazione di un vecchio gioco, qui Capcom ha iniziato da zero e ha rifatto tutto usando il RE Engine, che è la tecnologia che alimenta Resident Evil 7 (Vedi su Amazon.it).

Stavolta, invece di personaggi pixelati che vanno da sfondo pre-renderizzato a sfondo pre-renderizzato, Resident Evil 2 è un gioco completamente in 3D, con atmosferici effetti di luce, impressionanti animazioni facciali, e gli zombie più belli che abbia mai visto in un gioco. Sono più succosi che mai e mi piace il modo in cui si nascondono tutt’attorno, e che reagiscono in modo appropriato quando elimini membra del loro corpo, grazie alla gentile concessione del sistema di smembramento soddisfacentemente dettagliato.

Capcom tuttavia riutilizza la stessa manciata di modelli zombie. Soprattutto più avanti nella storia, probabilmente riconoscerai i stessi volti non morti che hai fatto saltare in aria durante la prima parte del gioco.

Alcuni eventi sono stati riorganizzati o ampliati e ci sono alcuni sorprendenti colpi di scena che non ricordavo, ma questo è un remake per lo più fedele della storia opportunamente oscura e contorta di Resident Evil 2. Sono passati due mesi dall’epidemia di zombie del primo Resident Evil, che si è svolto principalmente in una dimora spettrale. L’orrore ha ormai invaso tutta la città di Raccoon, divisa in tre grandi aree che fungono da atti nella storia. Esplorare i suoi corridoi bui, risolvere enigmi e sperare che non ci sia uno zombie dietro l’angolo è sempre divertente. Mappare ed esplorare ogni area per poi superare gli ostacoli sulla tua strada davvero non invecchia mai. Ci sono statue con scomparti nascosti, rettili mutati nelle fogne, e c’è un vasto laboratorio scientifico sepolto sottoterra. Tutti luoghi molto divertenti da esplorare.

I nostri eroi Leon e Claire, nel frattempo, sono arrivati in città in un momento davvero brutto e sono stati quasi immediatamente separati. La coppia è abbastanza simpatica ma bidimensionale nel loro incrollabile eroismo. Non hanno mai un momento di disperazione o dubbio, e questo li rende un po’ noiosi, mentre un paio di personaggi secondari sono più carismatici e interessanti. Per fare un esempio, la misteriosa Ada Wong nella storia di Leon ti fa mettere in discussione le sue motivazioni e chiederti da che parte sta realmente.

La gestione dell’inventario e delle munizioni è ancora una parte chiave del gameplay di Resident Evil 2. Questo è un vero horror di sopravvivenza, dove sembra sempre che le munizioni e le cure non ti bastano mai. Non puoi portare tutto ciò che trovi con te, quindi stai sempre pensando a cosa dovresti conservare e cosa dovresti portare con te.

Quei miglioramenti dell’esperienza di gioco che ho menzionato all’inizio includono l’aggiornamento automatico delle mappe per farti sapere se una stanza è stata ripulita dagli oggetti o se ti sei perso qualcosa, frequenti e illimitati punti di salvataggio, e l’eliminazione delle tantissime schermate di caricamento. Tutti questi sono molto apprezzati quando si esplora Raccoon City.

La tensione poi è stata elevata dall’eccellente design del suono. Molta poca musica accompagna il gameplay, che lascia un sacco di spazio alle porte che scricchiolano, al rombo dei tuoni e della pioggia, ai gemiti dei non morti, e ai pesanti passi di qualcosa di sinistro che cammina nella stanza accanto. Resident Evil 2 ha un’atmosfera come nessuno altro.

Il vero colpo di scena nei primi due terzi della campagna è il super-zombie tiranno. Egli appare presto per pedinarti, e il suo volto senza emozioni e l’andatura costante e inarrestabile lo rendono il degno controparte di Jason Voorhees o Michael Myers. Sentendo i suoi implacabili passi sempre più forti, e sapendo che non c’è niente che puoi fare per fermarlo, ti riempirà di un vero senso di terrore.

Ho battuto il gioco come Leon in otto ore, che sembra un po’ breve, ma ero entusiasta di giocare come Claire e vedere gli eventi della serata fatidica svolgersi da una prospettiva completamente nuova. Sfortunatamente, Resident Evil 2 è in gran parte lo stesso gioco. Mentre ci sono una manciata di nuovi luoghi, molti oggetti delle missioni vengono mescolati e quindi devi trovarli di nuovo. Leon e Claire prendono percorsi estremamente simili, incontrano la maggior parte delle stesse persone, risolvono la maggior parte degli stessi puzzle e combattono la maggior parte degli stessi boss.

Per lo meno i loro stili di gioco non sono del tutto identici: se giochi come Leon per primo, potresti abituarti a uccidere i nemici con il suo fucile e lanciafiamme, e quando giocherai come Claire dovrai imparare ad adattare il tuo stile di gioco e accontentarti della sua mitragliatrice e lanciagranate. Inoltre, ogni eroe incontra una persona unica che li induce a deviare dal percorso condiviso per un breve periodo, e alla fine c’è un Boss diverso nella finale. Mi è piaciuto tutto, anche se la ripetizione di così tanto contenuto lo ha reso significativamente meno divertente la seconda volta. Queste piccole differenze non sono abbastanza per giustificare un secondo playthrough di una campagna molto simile.

Per quanto Capcom ha aggiunto a Resident Evil 2, mancano un paio di cose. Quei ragni giganti di cui ricordavo? Non sono più qui. Non vedevo l’ora di venire spaventato da questi aracnidi mostri più realistici. Inoltre, quando si preme start alla schermata di avvio, nessuna voce spaventosa grida “Resident Evil!”. Peccato.

Il verdetto

Capcom ha fatto un fantastico lavoro nel risvegliare tutte le parti migliori del classico Resident Evil 2 e farli apparire, suonare e giocare come un gioco del 2019. Se credevi che la serie avesse perso la sua strada per un po’, questo gioco ti farà ricredere. Il combattimento con i zombie è soddisfacente e esplorare le rovine fatiscenti di Raccoon City è un brivido. L’unica grande delusione è che le storie dei due personaggi non sono abbastanza diverse da rendere la seconda giocata gratificante come la prima, anche dopo aver sbloccato la seconda modalità di gioco. Tuttavia, l’esperienza di giocare attraverso il nuovo Resident Evil 2 (Vedi su Amazon.it) per la prima volta stabilisce un nuovo standard per i giochi classici rifatti.

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