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Avanzi del pranzo o della cena: come conservarli al meglio

La cucina è creatività, è passione, è un modo per esprimere affetto nei confronti delle persone per le quali vengono preparati quei deliziosi manicaretti. Impossibile rinunciare a quella gustosa e irresistibile torta salata con il salmone, oppure a quell’insalatiera piena di fresche verdure di stagione, accompagnata da cubetti di formaggio e prosciutto. Anche se è troppo grande per poterla consumare fino in fondo, quando si prepara qualcosa per la famiglia, meglio “abbondare”, in previsione del fatto che poi sarà possibile consumare anche gli avanzi, magari anche il giorno dopo.

A volte, però, non si ha voglia di mangiare le stesse cose per più giorni di seguito e si vuole cambiare menu. C’è però qualcosa che possiamo fare per non gettar via gli avanzi che rimangono, basta seguire i suggerimenti adatti ad evitare ogni tipo di spreco, attraverso una corretta strategia di conservazione.

Conservare gli avanzi in modo sicuro

Dopo il pasto gli avanzi possono essere tenuti in frigorifero per 2 o 3 giorni, collocandoli nei ripiani e usando dei contenitori puliti e chiusi, per evitare così possibili alterazioni dannose per la salute.

I contenitori in vetro risultano perfetti per la conservazione di sughi, verdure e salse, mentre quelli in plastica sono maggiormente adatti per conservare formaggi, pesce e carne. Risulta ovvio, ma va comunque specificato, che ogni diverso alimento, anche se correttamente riposto e conservato in frigo, ha una sua durata massima di riutilizzo, che varia a seconda della tipologia, andando da un minimo di due ad un massimo di cinque giorni, nel caso delle uova sode o del riso cotto.

Da non dimenticare che l’alternativa alla conservazione in frigo, è rappresentata dalla conservazione in freezer, utilissima se si intende riutilizzare la pietanza dopo un periodo di tempo più lungo.

Carne, pesce, latticini

Oltre a poterli riutilizzare in tante altre ricette, gli avanzi del giorno stesso o della sera prima, si possono conservare in frigorifero riponendoli subito, entro massimo un paio d’ore, per evitare che deperiscano.

I formaggi stagionati invece, possono rimanere in frigo più a lungo, anche ad una temperatura leggermente più alta, perché basta avvolgerli nella apposita carta, che ne permette la traspirazione ed evita che si formino muffe, per poi riporli sul ripiano a loro dedicato. Potranno rimanere lì, a seconda della stagionatura, anche fino a un paio di mesi.

Per quanto riguarda invece la carne cotta, oppure il pesce, o ancora i piatti a base di uova, è importante che non vengano lasciati all’esterno, non solo durante la stagione calda.

I prodotti di origine animale, in particolare, necessitano di cure specifiche, in riferimento a quella che è la conservazione. Una fetta di carne di bovino, ad esempio, se non cotta, può rimanere in frigorifero fino a 4 giorni, una bistecca di maiale invece è soggetta a deperimento in tempi più brevi, per cui sarà necessario consumarla entro un massimo di 3 giorni. Discorso diverso invece per il macinato, che invece va consumato entro 24 ore.

Quando invece la carne viene cotta, allora può essere conservata in ambiente freddo anche per 4 giorni. Un piccolo “trucco”, per poter consumare le carni che sono vicine al naturale deperimento, è cuocerle, e poi surgelarle cotte.

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