Anacardi, gli alleati preziosi per mente e corpo
Buoni contro invecchiamenti, dolori articolari e depressione, sono gli anacardi. I semi sono originari dell’Amazzonia, zona in cui si diffuse il colonialismo portoghese. Furono questi ultimi, infatti, a portare i primi anacardi in Europa e a far conoscere il loro gusto anche nel vecchio continente. Da allora, gli anacardi hanno conquistato tutto il mondo. Basti pensare che al giorno d’oggi i maggiori produttori di anacardi sono l’India e l’Africa.
Gli anacardi prendono il loro nome dalla particolare forma di cuore che li contraddistingue. L’origine va infatti ricercata nel termine greco kardia (che significa appunto cuore), che ha battezzato la pianta da cui nasce il gustoso frutto, l’Anacardium occidentale, così come la famiglia delle piante da cui viene ricavato, le Anacardiacee. I frutti sono simili a delle piccoli noci, grandi appena dai 2 ai 4 centimetri, e si trovano solitamente senza guscio perché la buccia che li racchiude contiene una resina caustica che va eliminata con cautela e secondo metodi industriali sicuri e non nocivi per la salute. La resina che si ricava dal guscio degli anacardi viene infatti impiegata per la produzione di insetticidi e di vernici. Basti pensare che dalla raccolta degli anacardi, solo il 10% di quelli sottoposti alla lavorazione per il consumo supera in modo indenne il trattamento per privarlo del guscio ed è quindi poi buono per essere venduto per l’uso alimentare (questo è anche il motivo per cui il frutto ha un costo leggermente più elevato rispetto agli altri disponibili in commercio).
Come consumare gli anacardi e come conservarli
Gli anacardi, poiché sprovvisti del guscio, se non acquistati in forma di frutta secca, vanno consumati in tempi brevi perché vanno a male molto facilmente, si consiglia infatti di tenerli al riparo dalla luce e in un luogo fresco e asciutto. Per inserirli nella dieta, li si può consumare come spuntino di metà mattina o come merenda del pomeriggio, oppure possono essere anche consumati a colazione in aggiunta allo yogurt e al muesli. È comunque raccomandato il rispetto della soglia dei 30 grammi di prodotto, altrimenti si rischia di avere un eccesso calorico.
I benefici degli anacardi
Come detto, gli anacardi fanno bene sia alla mente che al corpo. Sono degli ottimi antidepressivi perché contengono il triptofano, neurotrasmettitore fondamentale per il buonumore perché è un amminoacido essenziale precursore della serotonina (il cosiddetto ormone del buonumore) e della melatonina (ormone che aiuta il corpo a regolare i ritmi circadiani creando quindi un equilibrio veglia-sonno ottimo per sentirsi in forma con sé stessi).
Gli anacardi, inoltre, proteggono gli occhi perché contengono dei tipi di flavonoidi che vengono assorbiti dalla macula retinica. L’assorbimento di questi flavonoidi protegge gli occhi dagli agenti aggressivi esterni e dalla degenerazione della macula dovuta all’invecchiamento.
Le virtù benefiche degli anacardi non finiscono qui: questi frutti sono importanti per la salute del sistema circolatorio perché contrastano il colesterolo cattivo, HDL, aiutando a favorire quello buono, LDL. Hanno inoltre delle proprietà antinfiammatorie (per cui sono consigliati come rimedio ai dolori articolari) e, infine, la presenza del magnesio li rende degli ottimi alleati per la salute del sistema nervoso, dei muscoli e delle ossa.