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I serpenti Elapidae, di cui fa parte il DeathAdder, si sono evoluti e diversificati per la prima volta in Australia circa 12 milioni di anni fa. Mentre il mouse Razer DeathAdder (Vedi su Amazon.it) non è così vecchio, questa periferica è in circolazione dal 2006. Di tanto in tanto, Razer gli dà un aggiornamento e l’ultimo del 2016 si presenta sotto forma di DeathAdder Elite (Vedi su Amazon.it).
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Questo mouse da gioco multiuso mantiene il design elegante ed ergonomico e l’illuminazione RGB dei suoi antenati, aggiungendo due piccoli pulsanti sotto la rotellina. Questo modello non è significativamente migliore dei mouse che lo hanno ispirato, ma è un’opzione solida sia per i gamer casuali che quelli competitivi.
Prime impressioni
Per essere un mouse da gioco il DeathAdder Elite non è troppo sgargiante. Ha una forma ergonomica piuttosto anticonvenzionale (rispetto ai normali mouse da ufficio), e il logo Razer tradisce che questo non è il mouse classico, ma a parte questo non ci sono strane scelte di design. Ovviamente il DeathAdder è un’icona nel mondo dei mouse da gioco, ed è senza dubbio uno dei pezzi di hardware da gioco più riconoscibili là fuori, ma riesce a farlo pur mantenendo un aspetto piuttosto elegante.
Il mouse
La linea del DeathAdder non è mai stata adatta alle persone con le mani piccole, e l’Elite non fa eccezione. È un mouse piuttosto grande, e con un certo peso (96g). Tuttavia, non è troppo alto. Dispone di due pulsanti laterali, due pulsanti DPI e della rotellina.
Design
Si può tenere in una varietà di stili di presa (a seconda della dimensione della mano, ovviamente) e non forza la mano in una certa posizione come fanno altri mouse ergonomici. Tutto sommato penso che ha una forma abbastanza comoda, a condizione che le tue mani siano almeno di medie dimensioni. Personalmente lo trovo uno dei design ergonomici più confortevoli che ho usato negli ultimi anni.
I due pulsanti laterali sono posizionati in modo da non darmi fastidio quando non ne ho bisogno, ma sono facilmente accessibili e lo stesso vale per i due pulsanti DPI sulla parte superiore del mouse. Sul fondo troverete anche due grandi piedini (questa è una delle principali differenze rispetto al modello Chroma) che forniscono una scorrevolezza uniforme.
Pulsanti e rotellina
Razer ha collaborato con Omron per creare i propri interruttori, il che ha portato al “Razer Mechanical Mouse Switch”. Questi tasti sono progettati per avere tempi di risposta ottimali, oltre a una maggiore durata rispetto agli “Omron di base”. Razer sostiene che questi nuovi pulsanti dureranno fino a 50 milioni di clic, che è un miglioramento piuttosto sorprendente sui 20 milioni o giù di lì che la maggior parte delle aziende offrono. Non posso commentare sulla durata (50 milioni di clic sono un sacco), ma posso dire che i pulsanti si sentono alla grande.
Il tasto sinistro e destro del mouse si sentono e suonano esattamente allo stesso modo ed entrambi offrono una piacevole sensazione tattile a scatto quando vengono premuti in modo da essere sicuri di aver attivato il pulsante.
La rotellina ha una superficie testurizzata che dovrebbe aumentare la presa. Non è la migliore in assoluto là fuori, ma non riesco ad immaginare che qualcuno si lamenterà a riguardo.
La cosa sorprendente sono i tasti laterali. Offrono una risposta molto tattile e contrariamente alla maggior parte dei pulsanti laterali si sentono come tasti reali, come se fossero parte del mouse.
Prestazioni
Razer utilizza la propria versione del sensore 3389. Questo va fino a 16000 DPI. In realtà non conosco nessuno che giochi a quelle impostazioni di DPI, ma come tutti sappiamo il 3389 è un sensore impeccabile, quindi non puoi aspettarti niente di meno che la perfezione.
È sicuramente bello che siamo arrivati al punto in cui quasi ogni nuovo mouse da gioco (rispettabile) dispone di un sensore impeccabile, e l’Elite è uno di loro.
Una cosa da notare però, è che per ottenere il meglio da questo mouse dovrai installare il software Synapse di Razer. I DPI predefiniti sul mouse senza il software di Razer sono 800, 1800, 4500, 9800 e 16000, il che è sciocco, dal momento che nessun giocatore serio utilizzerà qualcosa sopra i 4500. Preferirei che fossero 400, 800, 1600, 3200 e così via, dato che queste sono le impostazioni DPI più popolari. Ovviamente tutto questo non importa dal momento che è possibile personalizzare i profili DPI attraverso il software.
Il software di Razer offre anche la possibilità di creare macro, calibrare il sensore in modo da funzionare perfettamente con qualsiasi superficie su cui lo si sta utilizzando e anche la possibilità di cambiare le luci RGB.
Al posto della memoria interna, il DeathAdder Elite salva tutte le tue impostazioni nel cloud in modo da poter accedere in qualsiasi momento da qualsiasi luogo, a condizione che tu abbia accesso a una connessione Internet.
Verdetto
C’è un motivo per cui la serie Razer DeathAdder è rimasta inalterata nel corso degli anni. Il suo design sagomato si adatta comodamente alla mano e offre funzionalità avanzate per i giocatori esperti senza esagerare. Il DeathAdder Elite si basa su questa reputazione portando miglioramenti al suo sensore, nuovi interruttori, due pulsanti in più e altre modifiche minori.
E’ ancora facile da tenere in mano, ben costruito, e funziona bene attraverso una vasta gamma di generi di gioco e non ho riscontrato alcun problema con la sua precisione.
In aggiunta, il suo software di accompagnamento, Synapse, fornisce un sacco di opzioni di configurazione.
Il Razer DeathAdder Elite è un eccellente mouse da gioco che funziona in modo fenomenale anche come mouse da lavoro. Al prezzo di (Vedi su Amazon.it), non è economico ma offre un buon rapporto qualità/prezzo contro concorrenti diretti come il Logitech G502 Proteus Core (Vedi su Amazon), che è una buona alternativa se si preferisce un mouse più pesante e con più pulsanti.
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